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Diritti Umani
In Europa aumentano i casi di volontari processati o multati per aver aiutato rifugiati
Article mis en ligne le 19 mars 2016

I casi di cittadini europei arrestati, multati o processati per aver aiutato rifugiati in fuga dalla guerra in qualche modo si stanno moltiplicando. A lanciare l’allarme dal suo blog (e in un post tradotto da Open Migration) è Nando Sigona, professore a Birmingham che si occupa di migrazioni.

Vediamo qualche caso segnalato da Sigona : in Danimarca 300 persone hanno ricevuto multe o peggio. Lisbeth Zornig, che è stata Ombudsman (garante dei diritti) dei bambini del Paese ha ricevuto una multa da circa 5mila euro per aver dato un passaggio a una famiglia con bambini dopo che questa era stata fatta scendere da un treno in aperta campagna perché il 7 settembre le autorità danesi avevano deciso di chiudere il transito verso Svezia e Germania. L’accusa è quella di traffico di esseri umani. Come lei molti altri che, passando in macchina su una strada hanno dato un passaggio a famiglie di disperati, offerto un caffé e del cibo. « Così criminalizzano la solidarietà », spiega Zornig a The Independent.

A Lesbos i volontari arrestati e messi sotto processo e accusati di traffico di esseri umani sono 5. Tre danesi e due spagnoli che lavorano per TeamHumanity. Sull’isola ci sono spesso tensioni tra Ong e autorità locali, che vorrebbero un afflusso di volontari più coordinato e controllato, ma anche qui, come in Danimarca, l’intento sembra quello di voler scoraggiare i volontari a partire, ad aiutare. I volontari hanno raccolto gente in mare dopo aver avvisato la Guardia costiera, che però non si è presentata : su Lesbos le imbarcazioni ufficiali per raccogliere gente in mare sono solo 5.

Un militare britannico in pensione è invece stato processato per aver aiutato una bambina siriana a lasciare Calais ed entrare in Gran Bretagna dove ha dei parenti (...)